Naming, studio del logo e set design: un progetto firmato dallo studio Cappelli Identity Design per Luce Social Club, l’appuntamento culturale e cinematografico di Erma Productions, dal 6 marzo su Sky Arte.
Per la realizzazione di Luce Social Club, un programma culturale in cui far intersecare gli universi di cinema, teatro e cultura, MIBAC e SKY ARTE si sono rivolti alla società di produzione indipendente ERMA Productions.
Per il lancio della trasmissione è stato richiesto un concept creativo totale, che partisse dal nome e dal logo per arrivare fino alla creazione delle scenografie in studio. Lo studio Cappelli Identity Design è stato scelto per questa stimolante sfida.
Lavorare per l’entertainment è per noi un progetto del tutto nuovo, cominciato un paio di anni fa con le due vittorie di Cannes e le due di Venezia ed atterrato oggi negli studi di Sky.
Emanuele Cappelli
Queste le parole di Emanuele Cappelli, Direttore Creativo dello studio di design e marketing strategico Cappelli Identity Design di Roma, studio che ha già brillantemente curato l’universo creativo dell’Italian Pavilion del Festival di Cannes 2019 e della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2018 e 2019.
Progettare lavori complessi e dalle tante sfaccettature – progetti di comunicazione visiva che comprendano studio del logo, scenografia ed applicazione grafica della visual identity – è un lavoro minuzioso e, al tempo stesso, enormemente stimolante.
Una realizzazione così vasta come quella messa a punto per il programma Luce Social Club richiede mesi di progettazione, studio, analisi e sfide continue, alla ricerca di materiali e soluzioni creative sempre nuove e spettacolari.
Per giungere al perfetto equilibrio fra funzionalità ed estetica sono state chiamate alle armi tutte le competenze e le potenzialità creative dei designer e dei creativi coinvolti: si parla di televisione, comunicazione di massa, intrattenimento, bellezza.
Lo spettatore va convogliato in un mondo vibrante, sottile ed avvolgente. Un mondo che lo faccia sognare informandolo.
Un progetto multilivello per Luce Social Club.
La realizzazione di un contenitore concettuale capace di presentare spazi, tempi e format in maniera omogenea e sempre interessante si è subito imperniata sul superamento della sfida più complessa: come realizzare un ambiente scenico per un programma di 36 puntate che sia in grado di mutare ad ogni appuntamento senza ripetere mai elementi già utilizzati ma ponendosi di volta in volta al servizio della valorizzazione dei contenuti?
Lo studio Cappelli ha trovato la soluzione in un impianto versatile, leggero, basato su una scenografia agile e modulabile, espressa prevalentemente nei toni del bianco e nero da arricchire con l’intervento delle luci. Grazie ai pannelli sospesi “a pioggia” che, a seconda della necessità, vengono voltati e installati in modi diversi, è possibile ottenere un setup scenico ogni volta nuovo.
I pannelli creano il senso di combinazione inaspettata che rende la scenografia mutevole ed efficace, diversa ad ogni puntata del programma.
Rispetto alle classiche strutture statiche dal basso, un set design basato su elementi mobili, leggeri e versatili restituisce moltissimo movimento di scena, e si presta di volta in volta a giochi di profondità e prospettive diverse.
Emanuele Cappelli
Il progetto tecnico dei pannelli è stato arricchito dall’estro creativo di Giuseppe Cristiano, storyboard artist e scriptwriter del mondo cinematografico e della pubblicità internazionale (qui l’intervista a L’Espresso). L’incontro fra Cristiano e lo studio Cappelli ha subito dato vita a scintille di creatività, felicemente incarnate poi nel design finale del set per Luce Social Club.
Le illustrazioni di Cristiano campeggiano originalissime sui pannelli, sulle sedute e sul tavolo di discussione presenti in studio, diventando parte integrante della scenografia: sono state pensate per essere applicate su spazi fisici e tridimensionali, aumentando la percezione dell’ambiente e la sua profondità di ripresa.
Lo spazio mutevole dialoga con la cultura del teatro, del cinema e del videogioco, ospitando un ricco dibattito culturale.
Luce Social Club: studio del naming
Lo studio Cappelli crea per il programma il nome Luce Social Club, un mondo iridescente di personaggi, frasi celebri e luoghi estetici che diverranno poi parte alla scenografia.
In Luce Social Club convivono rimandi all’energia, al ritmo e ai colori caraibici. La scelta della font ne è chiara derivazione: neon e colori colti dalla vita quotidiana parlano direttamente di strade umide, riflessi delle vetrine, insegne luminose, fumose atmosfere di club underground densi di umanità. Luce Social Club diventa quindi un appuntamento notturno, un momento di confronto tra figure di spicco del mondo del cinema, delle arti creative e performative.
Lo studio Cappelli con questo progetto multilivello è riuscito a combinare insieme scenografia e design, intersecando tra di loro le tante dimensioni, i riflessi, le sfumature delle due discipline: la lettura delle temperature cromatiche, l’attenzione alla luce, la ricerca di colori e spaccati urbani, la modulazione del nuovo e del mutante.
Dinamismo, poliedricità, narrazione: questi gli elementi per la realizzazione del progetto, questi gli strumenti della professione esercitata dallo studio Cappelli Identity Design.